Cardillo

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Speco dei Coralli

Trapani,


Progetto per l’oratorio Sala Laurentina della Cattedrale di San Lorenzo con archivolto verde, intonaco grezzo rosa e recinto d’argento in pietra calcarea




Specus Corallii


Opera

Noi abitiamo lontani da tutti, su una punta di terra, con il mare che rumoreggia da entrambi i lati, e nessuno può farci male. — S. Butler


Lo Speco dei Coralli è un riparo dal mondo. Una grotta dove l’amore può ancora accadere. Il luogo dove la città ritrova la sua dimensione sacrale che lega coloro che furono a coloro che sono. Lo Speco dei Coralli esplora un’idea premoderna: quando l’architettura era immaginazione e, la città, labirinto della memoria. Quel labirinto che si rinnova ogni giorno con le carezze dei nostri occhi; che ci parla, silente, di vite trascorse. L’immaginario è il luogo dove i morti parlano ai vivi. Dove s’invera l’idea della vita quale permanenza e tradizione. Senza questo silenzioso dialogo, la città muore; l’intrattenimento e l’alienazione prendono il sopravvento neutralizzando, così, il potenziale sovversivo dell’amore. Lo Speco dei Coralli parla del sacro che proviene dal mare. La misura dello spazio racconta le allegorie della bellezza e della metamorfosi, figurate da conchiglie, evocate nei sedimenti della pietra del basamento, e coralli, alle cui flessuose asperità allude il rinzaffo rosa della volta perpendicolare. Conchiglie e coralli popolano l’immaginario della città di Trapani. La storia dell’arrivo della Madonna dal mare e le pietre intagliate del suo Santuario rivelano quanto, assieme alla tradizione dei coralli, il tema della conchiglia sia mito fondativo della sacralità della città. Il colore e le superfici tattili dello Speco riscoprono la sensualità delle polveri e della pietra che ci parlano del luogo e delle viscere della terra dove sono state cavate. Così, Specus Corallii, con il suo evocare la dimensione misterica di un mondo sommerso, racconta quell’immaginario che, dal mare, sedimenta da millenni il senso della vita della città e del suo paesaggio. Lo Speco dei Coralli appare come un antico oratorio. La configurazione classica della sua architettura, un rettangolo regolato dalla ‘sezione argentea’, lo rende disponibile ad usi ed interpretazioni diversi; evitando che, la dominanza della funzione e della tecnologia, per l’architettura da sempre pretesti casuali e transitori, possa esitare l’obsolescenza dell’opera.


Testo pubblicato per la prima volta in Lettera Aperta, n. 325, Cattedrale di San Lorenzo, Trapani, 25 dic. 2015, p. 10.




Dati


  • Tempo: gen.–ago. 2015 (progetto), dic. 2015 (testo), gen.–ago. 2016 (costruzione), ago. 2016 (fotografia)
  • Luogo: Sala Laurentina, Via Domenico Giglio, 12, Trapani, Italia
  • Area: 260 m² (un piano)
  • Tipologia: oratorio


Specus Corallii

Specus Corallii

Specus Corallii

Specus Corallii

Specus Corallii



Crediti


  • Progetto di architettura, direzione dei lavori di costruzione: Antonino Cardillo
  • Committente: Consiglio Parrocchiale degli Affari Economici, Cattedrale di San Lorenzo, Diocesi di Trapani (presidente: Gaspare Gruppuso; consiglieri: Giuseppe Martinelli, Maurizio La Rocca, Giuseppe Chiaramonte, Mario Ruggirello; segretario: Leo Santi)
  • Capomastro: Vincenzo Daidone
  • Muratura, pitturazione: Mario Daidone, Rocco Maranzano, Nino Canino
  • Impianto elettrico: Antonio Bica, Giuseppe Oddo ed Antonio Senia
  • Impianto idraulico, aria: Morici Bartolo, Saverio Gulizia
  • Posa rivestimenti: Vito Carollo, Daniele Scarlata
  • Levigatura rivestimenti: Antonino Morreale, Davide Morreale
  • Porte, finestre: Paolo Canino, Michael Coppola
  • Pitturazione porte, finestre: Giuseppe Daidone
  • Pietre sala: Francesco Scontrino
  • Pavimento galleria: Pietro Basile
  • Pomolo: GIL (via Handles Roma)
  • Fotografia, testo: Antonino Cardillo
  • Grazie a Cristoforo Anile, Ana Araujo, Salvatore D’Angelo, Claudio Maltese, Pietro Maltese, Rosaria Nicotra, Michele Nucciotti, Aurora Vassallo, Charles Vella




Riferimenti


  • Samuel Butler, The Authoress of the Odyssey,[↗] Longmans, Green & Co., Londra, 1897; tr. it. Giuseppe Barrabini, L’Autrice dell’Odissea, Robin Edizioni, Torino, 2014, p. 48.
  • Samuel Butler, Erewhon: or, Over the Range,[↗] Trübner and Ballantyne, Londra, 1872; tr. it. Giovanni Battista Rosa, Erewhon ovvero dall’altra parte delle montagne, Alberto Corticelli Editore, Torino, 1927, pp. VIII-296.






Antologia

2024–2016



L’antropologia nell’architettura di Antonino Cardillo

Rita Cedrini


Allora, in ciò che non è reale non si riesce a vedere il reale; mentre in quello che è reale non ho il rimando di quello che reale non è. Ecco il discorso di Platone che riporta al momento iniziale della conoscenza. Platone lo chiama il paradosso della nostra realtà.


La Camera dello Scirocco, Palermo, 8 mag. 2024. (en, it)




Conversazione con Paolo Portoghesi

Paolo Portoghesi


Portoghesi sfoglia il libro lentamente e si sofferma sull’immagine di una galleria con archi: “Sembra scolpita sul foglio.”


L’Arca International, Monaco, 5 mag. 2024, pp. 90‑97. (en, fr, it)




Il nuovo mondo italiano (EN)

Karin Van Opstal


Che si tratti di concetti immaginari o di progetti reali, l’opera unica ed archetipica di Cardillo sintetizza secoli di civiltà e fa ampio uso di elementi architettonici storici. […] Intorno ai suoi spazi monumentali, quasi sacri – una grotta, un labirinto od un oratorio – aleggia sempre un’aura misteriosa.


Villas, n. 107, Bruxelles, 6 sett. 2021, p. 70. (en, fr, nl)




Camera della musica (DE)

Eva Gründel ed Heinz Tomek


Oltre agli antichi templi, alle cupole normanne ed ai palazzi barocchi, in Sicilia si possono ammirare anche interessanti esempi di architettura moderna, come lo Specus Corallii di Antonino Cardillo a Trapani.


Sizilien, DuMont Reiseverlag, Ostfildern, 5 sett. 2019, comunicato stampa. (de)




Architettura ed Erotismo (EN)

Evdoxia Karageorgi e Konstantina Vasileiadou


Non riusciamo a decidere se Specus Corallii assomigli di più ad un qualcosa di emerso dalle profondità del mare o se sia esso stesso l’immagine del mare e del cielo sul lontano orizzonte, mentre raggiungono il loro picco amoroso.


Architecture and Eroticism. An Imaginary Wandering, Aristotle University of Thessaloniki, giu. 2019, pp. 80‑117. (el, en)




Architettura dell’inconscio[↗] (EN)

Akshaya Muralikumar


Ispirato dallo psicologo svizzero Carl Gustav Jung, cerca costantemente l’‘architettura dell’inconscio’.


re-thinkingthefuture.com, Nuova Delhi, 10 ago. 2019. (en)




Riflesso (EN)

Brianna Ruland


Questo spazio evoca amore e perdita, nostalgia, malinconia e le filosofie impercettibili più essenziali della vita. Ancora più importante, questa lunga caverna buia può sicuramente essere considerata attendibile.


[email], cur. Matt Edwards, San Luis Obispo, 29 mar. 2018. (en)




Evocazione, astrazione, illusione

Jean-Marie Martin


Gli spazi che ha progettato rendono palese l’incolmabile distanza che li separa da quanto evocano – essendo peraltro la misurazione della lontananza il significato più proprio dell’evocazione.


Casabella, n. 879, dir. Francesco Dal Co, Milano, nov. 2017, p. 30. (it, jp)




Primario (EN)

Mrinalini Ghadiok


Il tratto audace di un pennello fine su una tela intonacata definisce l’arco apicale, ripetuto in tandem per creare prospettive incessanti e profondità interminabili.


Mondo*Arc India, n. 15, Nuova Delhi, lug. 2017, p. 51. (en)




Il rifugio della memoria

Francesca Gottardo


Il tassello in legno ricavato sulla superficie del pavimento dell’oratorio, esprime, infine, quale meta finale del viaggio, come fosse la sagoma di una barca ormeggiata.


Abitare la Terra, n. 41, dir. Paolo Portoghesi, Roma, mag. 2017, p. 46. (en, it)




Mondo dei sogni (DE)

Andreas Kühnlein


Antonino Cardillo si è dedicato ad un progetto dalla tradizione secolare: la grotta artificiale, che traduce in forme contemporanee. Ci sono propaggini dei suoi spazi poetici a Londra e Roma. Il più recente è stato ora creato in Sicilia.


AD Architectural Digest, n. 178, Monaco, apr. 2017, p. 163. (de)




Un’architettura che guarda al futuro e che ha profonde radici nel passato

Luigi Frudà e Sebastiano Costantino


Trapani ha guadagnato di recente una nuova perla per il suo centro storico. Nel 2016 si è concluso il lavoro di restauro e di totale ri-progettazione architettonica di un vecchissimo e storico edificio situato in Via Generale Domenico Giglio, 12, a due passi dalla Cattedrale di S. Lorenzo Martire.


Strenna d’Agosto 2016, La Ragnatela, Roma, mar. 2017, pp. 305‑307. (it)




L’architettura come estasi (DE)

Jeanette Kunsmann


Antonino Cardillo ha imparato l’arte di raccontare storie attraverso spazi e materiali: il mondo rimane un labirinto di ricordi, l’architetto è un viaggiatore nel tempo – e l’architettura diventa estasi.


designlines.de, BauNetz, Berlino, 29 nov. 2016. (de)




Un’anima per la Sala Laurentina

Mariza D’Anna


A fondale, una nicchia come un mihrab: “nell’idea dell’architettura come dimensione sacra ed universale.”


La Sicilia, Catania, 28 ott. 2016, p. 13. (it)




Intonaco grezzo rosa corallo[↗] (EN)

Jessica Mairs


L’architetto italiano Antonino Cardillo ha rivestito le pareti e la volta di una sala per musica ed eventi con intonaci grumosi rosa corallo, grigio e verde.


dezeen.com, Londra, 26 ott. 2016. (en)




Come i luoghi di culto dell’antichità

Peppe Occhipinti


La scabrosità della pozzolana, utilizzata per millenni come rivestimento, annulla, con i suoi effetti chiaroscurali dovuti alla particolare tecnica della stesura a rinzaffo, lo stacco degli angoli di congiunzione tra il tetto e le pareti, evocando la qualità aerea di una volta che il luogo sacro doveva un tempo possedere.


[email], Trapani, 24 ott. 2016. (it)






Pubblicazioni

2024–2015 (selezionate)