Cardillo

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Casa Porpora

Pembrokeshire


Il settimo capitolo della collezione ‘Per Nessuno’, questa dimora espressionista di scultura intraprende un viaggio nell’eredità dei Normanni. Interagisce con la luce per manipolare la percezione, proponendo un’esplorazione della storia




Casa Porpora


Opera

Voglio solo dire che fin tanto che dormo, non ho né paure, né speranze, né tormento, né gloria; e benedetto colui che inventò il sonno, […] moneta universale con cui si acquistano tutte le cose, bilancia e peso che fa eguale il pastore al re e lo sciocco al sapiente. Solo una cosa ha di male il sonno, a quanto ho sentito dire, ed è che rassomiglia alla morte, perché da un dormiente ad un morto c’è poca differenza. — M. De Cervantes


Oggi la gente sembra ignorare le antiche migrazioni che modellarono le terre del nord. Persa in un presente opaco, dimentica le vie che dal passato condussero al nostro tempo. Alcune memorie. Nell’età di mezzo, tra il 1130 ed il 1194, l’Inghilterra, ed in parte il Galles e l’Irlanda, condivisero con la Sicilia una comune dominazione Normanna: mercenari bizantini ed estimatori delle civiltà orientali, questi conquistatori venuti dal nord introdussero uno scambio affascinante tra le sponde settentrionali ed il Mediterraneo. Per la seconda volta nella storia britannica ruppero l’isolamento dell’isola, introducendo conoscenza dall’Oriente, con la riscoperta dei testi classici, ponendo le fondamenta per la nascita dell’età moderna. Ma la storia è piena di violenza: la civilizzazione dominante prende possesso di quella sottomessa e si adopera a nascondere il furto attraverso la scrittura della storia; e le incomprensioni iniziano laddove la memoria è perduta. Così, imparando dal passato, può l’architettura guarire le ferite imposte dalla storia? Può illuminare le anse oscure del passato, rivelando le cupe tende dell’ignoranza? Casa Porpora rappresenta un viaggio inconscio attraverso questa eredità Normanna: esplorando diversi elementi, seguendo empiricamente percorsi, rievocando visioni, nella speranza di trovare un senso perduto: quali furono gli scambi tra l’Inghilterra, il Galles, l’Irlanda, la Sicilia e l’Oriente? Compatto, complesso, oppressivo, espressionista, il vuoto interno di una scultura cava inala luce: una luce che si spande sulle curvature e sulle paratie, si raggruma agli angoli e scivola via tra gli interstizi. Rischiara una ampia volta adamantina creando sfumati e dilatandola. Dal giorno al tramonto, la luce muta il senso dello spazio e la percezione delle forme: al mezzogiorno, la luce sfora le aperture trapezoidali scavate dentro i muri; sopra, sul soffitto, la luce si tramuta in lame veloci, tagliate da un ingigantito brise-soleil. Al tramonto, la sala si rabbuia. Le cose dello spazio, ora oscurate, contrappuntano bagliori lontani, spalmati intorno e dentro il basamento scavato: sotto grotta infuocata, sopra braciere riverberante una volta che ascende. Nel tempo di una giornata solare, buio e luce si scambiano i ruoli, interpretando il racconto di un’architettura frammentaria e monolitica; fatta di pietra, cemento e porpora.


Testo pubblicato per la prima volta in worldarchitecturenews.com,[↗] Londra, 23 giu. 2011.




Dati


  • Tempo: dic. 2009–giu. 2011 (progetto)
  • Luogo: Pembrokeshire, Galles, UK
  • Area: 350 m² (tre piani)
  • Tipologia: casa indipendente


Casa Porpora

Casa Porpora

Casa Porpora

Casa Porpora

Casa Porpora

Casa Porpora



Credito

  • Progetto di architettura: Antonino Cardillo
  • IGC, testo: Antonino Cardillo




Riferimento

Miguel De Cervantes, Don Chisciotte della Mancia, ed. it. Vittorio Bodini, Einaudi, Torino, 1957, p. 1140; in Andréj Arsén’evič Tarkóvskij, Solaris [Soljaris], Mosfil’m, Mosca, 1972, 166 min.







Antologia

2019–2011



L’architetto narratore

Kirsten Wenzel


A parte l’ironia involontaria che la rivista Der Spiegel compaia in entrambi i casi d’impostura prima come accusatore e poi come accusato, essi differiscono fondamentalmente.


competitionline.com, Berlino, 17 gen. 2019. (de, en, it)




Architettura e verità

Jeanette Kunsmann con Stephan Burkoff


Cardillo ha creato un labirinto di verità ed illusioni. Un racconto dai molteplici livelli. […] Non esiste una sola verità – la realtà: non esiste. Antonino Cardillo l’ha costruita.


DEAR Magazin, n. 1, Berlino, apr. 2017, p. 84. (de, en, it)




Modelli nella realtà. Le promesse di immagini digitali di Antonino Cardillo

Carolin Höfler


Dopo che le rappresentazioni erano state rivelate come immagini dei desideri, rispose: “Basta vederlo come una storia letteraria, […] una fiaba. Non importa che le cose siano realmente accadute.”


Konstruierte Realitäten, Goethe‑Universität, Deutsche Architekturmuseum, Francoforte sul Meno, 1 dic. 2015. (de, en, it)




Sulla rappresentazione mediatizzata dell’architettura[↗] (DE)

Gérard Houllard


In effetti, Cardillo è essenzialmente proprio qui, perché come questo saggio voleva anche dimostrare, le immagini di architetture utopiche e non realizzate possono diventare parte integrante della storia dell’architettura ed avere un’influenza significativa su di essa.


iacsa.eu, vol. 4, n. 1, International Association for Cultural Studies in Architecture, Basilea, mag. 2013, p. 11. (de)




È ancora possibile senza impostura? (DE)

Carl Zillich


Cardillo, che elenca meticolosamente tutte queste notizie di stampa sul suo sito web, regge solo lo specchio ai media architettonici e indica un problema fondamentale: come dovrebbero i giovani architetti raggiungere un costruttore senza avere pubblicato in anticipo?


bkult.de, Berlino, 10 Sett. 2012. (de)




Tutto reso, e adesso? (DE)

Christian Holl


Come usiamo i media oggi per costruire la nostra realtà dalla materia e dall’immaginario, e con quali conseguenze? […] Ora, se il caso Cardillo servisse a discutere […] queste domande, esso potrebbe fare di più per il discorso sull’architettura di coloro che pensano di avere sempre una risposta.


german-architects.com, Stoccarda, 29 lug. 2012. (de)




Immaginazione e realtà (DE)

Gabriele Detterer


Per inciso, l’architettura è sempre stata effimera e virtuale, spiega. Da Palladio a Schinkel, da Sant’Elia a Mies van der Rohe, il costruire con idee in forma surrogata avrebbe influenzato lo sviluppo dell’architettura e cambiato la realtà.


Neue Zürcher Zeitung, n. 164, Zurigo, 17 lug. 2012, p. 40. (de)




Impostore: rovine romane

Susanne Beyer


Da giovane, Felix Krull aveva pensato a lungo se considerare il mondo piccolo o grande. Seguendo la sua indole, da adulto, avrebbe considerato il mondo un fenomeno grandioso ed affascinante. Divenne l’impostore più felice della storia della letteratura.


Der Spiegel, n. 27/12, Amburgo, 2 lug. 2012, p. 121. (de, it)




Clonare è bello (DE)

Peter Reischer


Alla domanda se le foto siano reali, c’è una breve risposta: “Sono un artista ed in quanto artista manipolo la realtà!”


Falter, n. 19/12, Vienna, 9 mag. 2012, p. 31. (de)




Le memorie dentro l’architettura (EN)

Andrea Chiu


Ciò che non può essere ignorato è il gioco di luci e ombre che fluiscono naturalmente sulla casa, creando una sensazione di tempo.


Ravenel, n. 6, Taipei, ago. 2013, pp. 70‑73. (en, zh)




L’eredità normanna (EN)

Devyani Jayakar


A differenza della Casa Rossa [di William Morris] a Londra, che rappresenta la ricerca di un’identità nazionale britannica, la Casa Porpora cerca di ricordare le rotte dimenticate tra le coste del Mediterraneo e della Gran Bretagna.


Inside Outside, n. 315, Mumbai, sett. 2011, pp. 147‑148. (en)






Pubblicazioni

2023–2011 (selezionate)