Cardillo

architettura

Scritti

2024–2007

Raccolta di articoli, lezioni, conferenze e poesie dell’architetto disposti in ordine cronologico inverso

Architettura di una storiografia

L’architettura non riguarda solo edifici fisici, ma anche l’immaginazione collettiva condivisa e le interpretazioni. Documentare e analizzare queste interpretazioni, simile all’archeologia, permette agli architetti di capire come il loro lavoro risuona con le persone e di perfezionare i loro progetti. Valorizzando allo stesso modo le interpretazioni passate e presenti, gli architetti possono creare un’eredità senza tempo e significativa che trascende le tendenze effimere.

History Theory Workshop, California Polytechnic State University, 9 agosto 2024. (en, it)

Conversazione con Paolo Portoghesi

L’architetto Cardillo incontra il compianto Paolo Portoghesi, il quale elogia l’integrità e la coerenza incrollabili di Cardillo. Portoghesi esprime rammarico per la mancanza di interesse in un progetto di ricerca sulla psicologia dell’architettura, che potrebbe colmare il divario tra funzionalismo e psicologia. Cardillo invita Portoghesi a visitare le sue opere a Roma, sottolineando l’importanza delle relazioni tra cliente e architetto. Paolo Portoghesi discute della sua casa a Calcata e della sua ex galleria di Roma, enfatizzando l’importanza della conservazione del patrimonio architettonico. Esprime interesse nella conversione di Casa Papanice in una casa-museo, eventualmente tramite una fondazione o una donazione al MAXXI. Portoghesi immagina il giardino come una biblioteca pubblica e una foresteria.

L’Arca International, Calcata-Monaco, 5 maggio 2024, pp. 90‑97. (en, fr, it)

Una sincronicità di culture e civiltà

L’architetto esplora la relazione tra architettura, cultura e civiltà, attingendo dalla psicologia junghiana e dai riferimenti mitologici. I progetti dell’architetto mirano ad evocare immagini inconsce e primordiali, creando spazi che stimolano i sensi e riflettono gli aspetti più profondi della psiche umana. L’architetto crede che un equilibrio tra cultura e civiltà sia essenziale per la consapevolezza di sé e che la società moderna spesso reprima i nostri istinti a favore dell’ordine e della legge.

Dessauer Gespräche, Dessau Institute of Architecture, 13 novembre 2019. (en, it)

Da Zak McKracken a House of Dust

L’architetto racconta di aver utilizzato la realtà virtuale per creare ‘Case Immaginarie’, suscitando polemiche quando furono rivelate come fabbricate. Questa esperienza ha portato alla creazione della Casa della Polvere, un’opera architettonica che mette in discussione i valori borghesi ed esplora la mente inconscia. L’architetto paragona la Casa della Polvere al videogioco Zak McKracken and the Alien Mindbenders, evidenziandone l’influenza sulla rappresentazione semplificata e sugli elementi narrativi del lavoro.

Rome Video Game Lab 2019, Istituto Luce Cinecittà, Roma, 11 maggio 2019. (en, it)

La realizzazione dell’Off Club di Roma

Il progetto Off Club a Roma, concepito come un ristorante bar, mira a trascendere la sua funzione e a riflettere la visione del mondo dell’architetto. Il processo di progettazione, influenzato dalle teorie di Carl Jung, esplora la connessione tra psiche e architettura, utilizzando proiezioni intuitive per creare uno spazio che evoca un senso del sacro. Il progetto finale incorpora elementi come un soffitto dorato, un vuoto nero e un’iconostasi simile a uno schermo, mirando a stimolare il mondo interiore del consumatore e a creare un senso di ambiguità percettiva.

Inside/Outside, Royal College of Art, Londra, 22 gennaio 2019. (it)

Volte, grotte, archi e policromia

L’idea di Heidegger del linguaggio come ‘casa dell’Essere’ evidenzia il suo ruolo nel plasmare la nostra comprensione del mondo. La presenza duratura di termini architettonici come ‘Volta’, ‘Grotta’ e ‘Arco’ nella nostra immaginazione suggerisce una connessione più profonda con il passato. La scoperta di templi greci colorati sfida la nozione di purezza greca, rivelando l’influenza della modernità sull’estetica architettonica e il predominio del pensiero sulla sensazione.

Heinze ArchitekTOUR Kongress, STATION-Berlin, Berlino, 23 novembre 2017. (en, it)

Realtà falsificata

L’oratore mette in discussione il concetto di realtà, evidenziandone la rappresentazione come un costrutto influenzato dalla storia e dal giornalismo. Discute il suo progetto ‘Sette Case per Nessuno’ come risposta ai limiti del giornalismo contemporaneo e alla mercificazione dell’architettura. In definitiva, l’oratore sostiene un ritorno a un approccio mitologico nell’architettura, sottolineando il suo potenziale di evocare significati più profondi e di creare spazi sacri.

Constructed Realities, Goethe‑Universität, Deutsche Architekturmuseum, Francoforte sul Meno, 1 dicembre 2015. (de, en, it)

Casa della Polvere

Il progetto di ristrutturazione Casa della Polvere a Roma esplora approcci architettonici alternativi, enfatizzando significati nascosti e interpretazioni dell’utente. Il progetto, ispirato all’architettura antica e alle opere letterarie, incorpora elementi come porte false, passaggi segreti e un soffitto a volta per creare un senso di mistero e dramma. L’uso di intonaco color polvere e pareti rosa contrastanti simboleggia la transitorietà della vita e la natura duratura della terra, riflettendo la natura dualistica dell’esistenza umana.

Intermediate Unit 2, AA School, Londra, 20 novembre 2013. (en, it)

L’alternativa

L’architettura, un tempo linguaggio universale, ha perso la sua strada in un mare di branding aziendale e novità. Antonino Cardillo sostiene un ritorno al passato, enfatizzando l’importanza di edifici significativi su piccola scala che trascendano il tempo e trasmettano valori. Crede che l’architettura debba essere un atto critico, una forma di narrazione e un riflesso dell’esperienza umana.

Fulcrum, n. 77, AA School Press, Londra, 18 novembre 2013, p. 1. (en, it)

L’architettura è polvere

L’architettura è paragonata alla polvere, rappresentando sia la forma che la memoria, inclusa la morte. Il progetto Casa della Polvere celebra la polvere attraverso ordini classici e proporzioni auree, rifiutando la negazione della morte e della sua natura ciclica da parte della modernità.

House of Dust, Roma, maggio 2013, p. 7. (en, it)

Luce e rendering

Antonino Cardillo esplora l’influenza dei videogiochi sul suo progetto architettonico, in particolare l’uso di tecniche di simulazione della luce come il ‘raytracing’ e la ‘radiosity’. Critica l’uso eccessivo del ‘raytracing’, che prioritizza l’appeal visivo rispetto all’accuratezza fisica, e sostiene la ‘radiosity’, che simula la riflessione realistica della luce. Il progetto di Cardillo, Casa Ellisse 1501, esemplifica la ‘radiosity’, incorporando elementi dell’architettura romana antica e del suprematismo sovietico per creare uno spazio interno labirintico e sorprendente.

BA Interior and Spatial Design, Chelsea College of Arts and Design, Londra, 15 novembre 2010. (en, it)

Architettura e riverbero

L’architettura, nel suo meglio, crea spazi immaginari che stimolano la mente ed evocano sogni. La trasparenza, pur visivamente attraente, nega l’essenza dell’architettura non riuscendo a interpretare e dirigere la luce, un elemento fondamentale del progetto architettonico.

Tasarim, n. 194, Istanbul, agosto 2009, p. 91. (en, it, tr)

Roma e Villa Adriana

Roma, pur mancando di elementi architettonici moderni, incarna la sensibilità contemporanea attraverso la sua narrativa frammentata e disorganizzata. Questa narrativa, simile a un collage, riflette la storia della città di fusione e alterazione culturale, come esemplificato dalla Villa Adriana. Il fascino duraturo di Roma risiede nella sua capacità di distorcere la realtà, sfumando i confini tra originale e alterato, e servendo come testamento vivente della memoria collettiva dei suoi abitanti.

Design Today, vol. VIII, n. 5, Nuova Delhi, febbraio 2009, p. 91. (en, it)

Commento

Antonino Cardillo sostiene che l’architettura italiana sia soffocata da un eccessivo rispetto per il passato, ostacolando l’innovazione e la creatività. Egli sottolinea l’importanza di abbracciare lo scambio culturale e l’evoluzione storica, evidenziando come i successi architettonici del passato siano stati plasmati da influenze diverse. Cardillo critica la tendenza a replicare le forme storiche senza un impegno critico, esortando a una rivalutazione delle pratiche architettoniche contemporanee per creare spazi significativi e senza tempo.

Blueprint, n. 256, Londra, luglio 2007, p. 58. (en, it)

L’Egitto e l’immortalità perduta

L’Egitto, spesso romanticizzato come una civiltà antica e senza tempo, è paradossalmente un paese vivente e in evoluzione. Il fiume Nilo, simbolo di scambio e comunicazione, offre un contrasto tra il passato idealizzato e la realtà moderna dell’Egitto. La storia egiziana, segnata sia dalla preservazione della memoria che dalla manipolazione della verità, serve a ricordare che anche le civiltà più durature sono soggette a cambiamento e trasformazione.

Ulisse, n. 279, Alitalia, Roma, novembre 2007, p. 15. (en, it)