Antologia
2018–2014
Opere scelte di Lumira
Annie Carroll
La sua comprensione dello spazio e dell’equilibrio ha portato ad alcuni degli interni più influenti degli ultimi tempi.
atelierlumira.com, Sydney, 22 gen. 2018. (en, it)
Selezioni del sabato (EN)
Monica Khemsurov
I colori e le texture di questo interno di galleria d’arte romana di Antonino Cardillo ci fanno sentire profondamente strani. Ma lo adoriamo anche.
sightunseen.com, New York, 22 apr. 2017. (en)
Una galleria tutta verde[↗] (EN)
Alice Morby
Antonino Cardillo ha osservato i colori e le trame utilizzati nella scena iniziale dell’opera L’Oro del Reno di Richard Wagner.
dezeen.com, Londra, 17 apr. 2017. (en)
Nuova generazione (EN)
Pierre Yovanovitch
È l’architetto più radicale nella mia selezione. Crea tensione e un’atmosfera forte. Ha un senso acuto dell’interior design.
Bamboo, n. 61, São Paulo, ago. 2016, p. 33. (pt)
Dacci oggi il nostro incanto quotidiano (EN)
Ana Araujo
Egiziano? Greco? Romano? Non importa, perché una volta che queste immagini ancestrali sono depositate nel nostro inconscio, si svuotano della loro specificità storica.
Design Exchange, n. 12, Londra, ago. 2015, p. 109. (en)
Crepuscolo degli Dei a Roma
Jeanette Kunsmann
Con i suoi 40 metri quadrati, Cardillo ha trasformato la galleria in uno spazio sacro, offrendo un’alternativa audace al consueto Cubo Bianco.
designlines.de, BauNetz, Berlino, 24 feb. 2015. (de, en, it)
Testimonianza del cliente (IT)
Klaus Mondrian
Spesso noi addetti al contemporaneo abbiamo una visione troppo rigida e ideologica della materia, dimenticando che contemporaneo è prima di tutto ciò che accade ora e non già ‘come esteticamente’ accade. In questo senso la proposta dell’architetto Cardillo è come un’installazione artistica, un fuori contesto: proprio nella sua differenza col total white del resto dello spazio espositivo, sottolinea la possibilità e l’auspicio che linguaggi non omogenei, ma con radici a volte simili, tornino a parlarsi in un dialogo intellettuale che può rendere la contemporaneità ricca di fermenti e idee nuove. Ora le due stanze convivono in un dialogo filosofico. La nuova sala d’ingresso accoglie spiritualmente il pubblico, lo prepara e lo dispone verso l’ambiente espositivo che volutamente è rimasto bianco, come in precedenza. E proprio questa differenza, misurata da un corridoio con un lucernario, crea sorpresa e desta stupore. Invita alla possibilità, a ogni possibilità di incontro tra non già ‘il’ contemporaneo ma piuttosto ‘i’ tanti contemporanei, cui potremmo e dovremmo disporci.
email, Roma, 1 apr. 2014. (it)