Mies + Venturi. Moderno in pianta e ‘Post’ in elevazione, il Caffè postmoderno è un divertissement, un duello tra Ludwig Mies van der Rohe e Robert Venturi.
Strategia urbana barocca. Nella sala anni 1970 del V&A su Exhibition Road, due facciate catturano gli sguardi.
Simmetria e negazione. Percepibili in diagonale, la loro veduta frontale è negata dai percorsi.
Inflessione. Anche se simmetriche nell’insieme, ciascuna parte costituente è diseguale. Le figure convergono verso il centro.
Archetipi. Come enormi affreschi, le due facciate ricordano il legame pre-moderno tra pittura e architettura. Disegni in vinile raffigurano i temi del Timpano e dell’Arco: due triangoli contrapposti formano un timpano suprematista e una successione di archi incorniciano un frammento della facciata progettata da Aston Webb.
Strisce. Attraversando lo spazio, strisce ovunque. Evocano costruzioni sul mare e presagiscono un legame retroattivo tra Gio Ponti e il Postmodernismo: l’arte è fluida. Sebbene classificata, sfugge i confini.