Cardillo

architettura

Unità Intermedia 2

Trapani-Palermo (viaggio) Londra (conferenza)

Viaggio di studio in Sicilia e conferenza sulla Casa della Polvere parte del corso Unità Intermedia 2 della scuola di architettura Architectural Association

AA School

Unità

Dal 2010, l’Unità Intermedia 2 si impegna a riportare la poesia tattile, delicata e sensuale all’AA e al discorso architettonico. C’è un senso di immediatezza quando visitiamo gli edifici, che non può essere replicato nella fotografia. Un luogo, o uno spazio, è dove vedi, ma anche dove tocchi, annusi, senti e inspiri. È un punto ovvio, ma pochissimi edifici e architetture oggi si concentrano su questi bisogni umani di base, con conseguente perdita di spazi memorabili. L’architettura oggi è altamente estetica e incentrata sull’immagine; meno sulla posizione, la materialità o l’esperienza. Con lo sviluppo della comunicazione digitale, l’apparente ‘necessità’ di essere in‑situ sembra meno necessaria e il ‘design’ può essere fatto in un ufficio o in una stanza lontana dal sito. Noi aspiriamo a produrre architetture che comunichino direttamente ai sensi.

Viaggio in Sicilia

Giovedì 31 ottobre Londra-Tonnara di Scopello

Venerdì 1 novembre Visita a Palermo: Palazzina Cinese, Oratorio di San Domenico Presentazione di Antonino Cardillo: Introduzione alla Sicilia e alla Casa della Polvere Film: Luchino Visconti, Il Gattopardo

Sabato 2 novembre Visita a Villa Palagonia e Chiesa di Castelbuono Disegno dal vero con Willem de Bruijn a Villa Palagonia Film: Pier Paolo Pasolini, I Racconti di Canterbury

Domenica 3 novembre Visita a Palermo: Zisa, Chiesa di San Cataldo, Palazzo Gangi-Valguarnera, Villa Igea Film: Pier Paolo Pasolini, Le Mille e una Notte

Lunedì 4 novembre Visita a Erice

Martedì 5 novembre Tonnara di Scopello-Londra

Casa della Polvere

Introduzione

Siamo recentemente partiti per un viaggio di gruppo in Sicilia e questo evento mira a richiamare i pensieri, le discussioni e le osservazioni che abbiamo avuto durante il nostro viaggio, nonché ad approfondire la comprensione del lavoro della nostra unità e del lavoro di Antonino Cardillo, che ci ha generosamente raggiunti qui stasera. Abbiamo incontrato Antonino attraverso il nostro lavoro nell’unità. In Sicilia, è stato un assoluto privilegio e piacere sentirlo parlare dell’architettura siciliana. Volevo introdurre alcune di queste idee ponendo domande ampie. Queste domande forse riflettono la mia motivazione per essere coinvolta in questa unità. Credo che il lavoro di Antonino e il lavoro che lo vedremo svolgere affrontino proprio queste questioni. Come possiamo conoscere noi stessi e il nostro tempo, in modo che l’architettura che creiamo sia appropriata per le persone che la utilizzeranno ora e in futuro? Dovrebbe avere un significato reale, non astratto, prodotto, confezionato o completamente alienante. Dovrebbe essere diretto, rilevante e vivo. Soprattutto per noi, che non siamo ancora architetti. È possibile per l’architettura raggiungere questo obiettivo? Naturalmente, credo che la risposta sia sì. Altrimenti, l’architettura non esisterebbe. Certamente, questo non è l’obiettivo di tutti gli architetti o di tutta l’architettura in circolazione. Ma credo che questo sia ciò che cerchiamo anche in questa unità. E credo che sia una domanda cruciale per noi, come futuri architetti, perché viviamo in un mondo che stia cambiando più rapidamente che mai. Il ritmo del cambiamento e della trasformazione è travolgente. Inoltre, penso che ci sia una comprensione comune che il cambiamento non sia sempre positivo. Potresti concordare che ci sia una nozione che sia completamente diversa da, e molto contraria a, l’idea moderna che le cose nel futuro saranno migliori. Tuttavia, c’è un divario o un vuoto tra la nostra consapevolezza del nostro tempo attuale e ciò che avevamo nel modernismo, eppure continuiamo a vivere e siamo strutturati da alcune delle stesse cose e strutture di prima. Pertanto, credo sia una domanda cruciale da porre: come possiamo creare un’architettura che sia rilevante per le persone che vivono ora e nel prossimo futuro, senza alienarle? Attraverso conversazioni con Antonino e le sue discussioni sul suo lavoro, penso che queste questioni di comprensione del passato dell’architettura e di lavoro con un approccio storicamente specifico all’architettura siano estremamente rilevanti e qualcosa da cui possiamo imparare. Tutto ciò è di grande ispirazione.

Conferenza

Circa dieci anni fa, decisi di iniziare un nuovo capitolo della mia vita. Mi trasferii a Roma e trascorsi nove anni lì, immerso nello studio dell’architettura antica. Ricercavo una comprensione più profonda, un’alternativa alla pratica architettonica contemporanea. L’opera qui presentata si chiama Casa della Polvere e riguarda la ristrutturazione di un appartamento al quinto piano di un edificio di fine Ottocento a Roma, nel Quartiere Ludovisi. La scala è qui metaforica, con numerosi strati di significato e storie nascoste. Ogni strato riflette le mie esperienze a Roma, la conoscenza acquisita dalla città e le emozioni incontrate lungo il percorso. Costruire quest’opera è stato speciale perché mi ha permesso di esprimere le mie idee, sintetizzando informazioni diverse e apparentemente fuori moda. Quest’opera presenta quindi una ricchezza di informazioni: alcune rivelate, altre nascoste, altre ancora completamente celate. […]

Antonino Cardillo parla nella New Soft Room della AA School

Antonino Cardillo, Casa della Polvere, conferenza parte della ‘Unità Intermedia 2’, New Soft Room, AA School, 36 Bedford Square, Londra. Fotografia: Marco Ponzianelli

Elenco eventi della AA School

Pubblicazioni

  • , ‘’,[↗] AA School, Londra, giu. 2014.
  • , ‘’, conferenza parte di ‘Unità Intermedia 2’, cur. Alexandra Savtchenko-Belskaia, AA School, Londra, 20 nov. 2013. https://www.antoninocardillo.com/it/antologia/dell-architetto/articoli/casa-della-polvere/
  • , ‘’,[↗], aaschool.ac.uk, Londra, 20 nov. 2013.
  • , ‘’,[↗] Fulcrum, tr. Charles Searson, n. 77, AA School Press, Londra, 18 nov. 2013, p. 1.
  • , Il Linguaggio dei Fiori (pdf), ‘Unità Intermedia 2’, AA School, Londra, sett. 2013, p. 11.