Cardillo

Scritti selezionati

2025 – 2007

Collezione curata di scritti di Antonino Cardillo – articoli, conferenze, interviste e poesie – presentati in ordine cronologico inverso

La giovane architettura 4, Università di Palermo

Questa conferenza traccia un percorso filosofico e psicologico attraverso l’architettura, dall’alienazione infantile alla sovversione delle narrazioni dominanti. Attingendo all’eidos di Platone, alla psicologia analitica di Jung e all’eredità letteraria di Palladio, il discorso esplora l’architettura come manifestazione dell’immaginazione, della memoria e dell’Essere. I temi di stile, forma, proporzione e posizione si dispiegano come soglie verso dimensioni più profonde – dove l’architettura diventa un veicolo di conoscenza ancestrale, risonanza psichica e continuità storica. La Sicilia emerge come origine e metafora: luogo di ombre, soglie e trasformazione.

Palermo, . (it, en)

Artbox, La7

In questa intervista televisiva, la simulazione viene indagata come strumento per interpretare la realtà e mettere in discussione le convenzioni architettoniche. Il dialogo traccia una traiettoria che va dai videogiochi alle Case per nessuno, rivelando una strategia di sovversione attraverso l’architettura immaginata. L’atto del simulare si configura come gesto culturale e filosofico, capace di aggirare le strutture economiche e proporre un’alternativa umanistica. L’architettura viene ridefinita come disciplina critica e premoderna – dove l’immaginazione precede la costruzione e il significato trascende la materialità.

Milan, . (en, it)

History/Theory Workshop, California Polytechnic State University

Questa conferenza esplora l’architettura come fenomeno percettivo e storiografico, in cui gli edifici acquisiscono significato attraverso l’immaginazione e l’interpretazione collettiva. Il sito web diventa un corpo riflettente, una stratigrafia di letture altrui – critiche, poetiche, contraddittorie – che formano uno specchio dell’opera stessa. L’architettura non è intesa come oggetto finito, bensì come interfaccia temporale, condotto di memoria e risonanza psichica. Attraverso l’autoanalisi e la documentazione, il progetto si configura come un recipiente di messaggi per l’anima, opponendosi all’arroganza del presente e preservando la continuità tra generazioni.

Castiglione delle Stiviere, . (en, it)

L’Arca International

In quest’ultima conversazione, avvenuta pochi giorni prima della sua morte, Paolo Portoghesi riflette sull’architettura come atto poetico e psicologico. Il dialogo tocca archetipi junghiani, memoria cinematografica e la possibilità di restaurare Casa Papanice come casa-museo. Emergono temi di percezione, partecipazione e resistenza al modernismo riduttivo, mentre Portoghesi e Cardillo discutono di giardini, colori e dell’anima dello spazio. Un raro momento di riconoscimento reciproco, in cui l’architettura diventa veicolo di filosofia, affetto e continuità.

Monaco, . (en, fr, it)

Dessauer Gespräche, Dessau Institute of Architecture, Bauhaus Campus

Questa conferenza esplora l’architettura come atto simbolico e psicologico, in cui archetipi antichi e opposti culturali convergono nella forma spaziale. Attraverso sette interpretazioni delle proprie opere, il relatore riflette sulla caverna di Platone, la mitologia di Wagner, la psicologia analitica di Jung e l’erotismo sacro dei segni architettonici. L’intervento culmina in una meditazione sulla tensione tra cultura e civiltà, proponendo l’architettura come veicolo della funzione intuitiva – uno specchio del fondo ignoto dell’anima e una resistenza all’utilitarismo della modernità.

Dessau, . (en, it)

Rome Video Game Lab 2019, Istituto Luce Cinecittà

Questa conferenza stabilisce un parallelo tra il videogioco del 1988 Zak McKracken and the Alien Mindbenders e l’opera architettonica Casa della polvere. Attraverso una riflessione sull’astrazione pixelata, la narrazione simbolica e la rappresentazione semplificata, l’intervento esplora come le prime estetiche digitali abbiano influenzato un approccio critico allo spazio e alla percezione. Emergono temi di simulazione, memoria e inversione psicologica, mentre il relatore ripercorre un viaggio personale dalle case virtuali alla forma costruita, proponendo l’architettura come mezzo di narrazione e trasformazione interiore.

Roma, . (en, it)

Inside/Out, Royal College of Art

Questa conferenza esplora la genesi dell’Off Club di Roma come spazio psicologico e simbolico. Ispirandosi alla teoria junghiana, l’intervento traccia la funzione intuitiva dalla visione interiore alla forma costruita, rivelando come archetipi sacri ed erotici plasmino il linguaggio architettonico. I temi affrontati includono l’etimologia delle parole architettoniche, la fenomenologia del colore e della luce, e il ruolo della rappresentazione nella costruzione del significato. Il progetto è concepito come un tempio-mandala velato da uno schermo, dove ambiguità percettiva e risonanza simbolica invitano a una riflessione profonda sull’anima dello spazio.

Londra, . (en, it)

ArchitekTOUR Kongress, STATION-Berlino

Questa conferenza esplora la risonanza simbolica e psicologica di volte, grotte e archi, tracciandone il declino nell’architettura moderna e la loro persistente presenza nell’immaginario collettivo. Ispirandosi a Heidegger e Jung, l’intervento critica il predominio del pensiero razionale e la feticizzazione della purezza, proponendo la policromia come linguaggio universale di inclusione ed evocazione. L’architettura viene ridefinita come atto sensuale e sacro, in cui forme e colori antichi ci riconnettono con le profondità archetipiche dell’Essere.

Berlino, . (en, it)

ODDA

L’intervista esplora le influenze formative provenienti dalla Sicilia e da Roma, il potenziale narrativo dell’architettura e archetipi simbolici come la grotta e l’arco. Emergono temi di sensualità, sintassi minimale e profondità filosofica, insieme a riflessioni sulle difficoltà di produrre architettura significativa in un clima culturale superficiale.

New York, . (en, it)

Bamboo

L’intervista riflette sul colore come dispositivo narrativo e sull’architettura come codice di protezione ed erotismo. Attraverso progetti come Verde crepuscolare, Casa della polvere e Colore come una narrazione, si esplora la risonanza simbolica dei materiali, il rifiuto del minimalismo e la ricerca di atmosfere capaci di svelare l’invisibile. La grotta e l’arco emergono come archetipi del sacro, mentre il prestigio viene ridefinito come capacità di incarnare la magia.

San Paolo, . (en, it, pt)

Constructed Realities, Goethe‑Universität, Deutsche Architekturmuseum

Questa conferenza riflette sulla manipolazione della storia, sull’illusione della professionalità e sull’integrità del fare architettonico. Attraverso la lente delle Sette case per nessuno, l’intervento critica la feticizzazione della forma costruita e il predominio delle narrazioni commerciali. L’architettura viene ridefinita come atto letterario e mitopoietico, dove l’immaginazione precede la costruzione e la rappresentazione diventa veicolo di significati profondi. Il relatore invoca un ritorno allo spazio sacro e alla narrazione, opponendosi agli effetti appiattenti del giornalismo, della progettazione orientata al committente e della frammentazione industriale.

Francoforte sul Meno, . (de, en, it)

Baunetzwoche

L’intervista riflette sull’idea di riferimento come atto di permanenza e amore, più che come citazione intellettuale. Pubblicata all’interno di un servizio su sette studi di architettura selezionati, esplora la risonanza simbolica della memoria, della tradizione e del sacro. Attraverso la scultura Min per il Sir John Soane’s Museum e la galleria Verde crepuscolare a Roma, considera come i riferimenti possano diventare contenitori di significato – frammenti di vita oltre la morte – quando sincronizzati con un’intenzione emotiva. L’architettura è presentata come testimonianza poetica, resistente alla banalizzazione e capace di rivendicare la propria profondità metafisica.

Berlino, . (de, en, it)

Intermediate Unit 2, AA School

Questa conferenza presenta la Casa della polvere come spazio metaforico modellato dalla memoria, dalla tattilità e dall’inversione psicologica. Attraverso l’etimologia persiana, le grotte rinascimentali e la logica dei videogiochi, l’intervento esplora il ruolo della polvere come materiale e simbolo – sfidando gli ideali moderni di pulizia ed esposizione. Nelle dualità di colore, simmetria e forma, la casa diventa sceneggiatura di eros e occultamento, dove intonaci rustici, luce rosa e archi fallici evocano un’archeologia sensuale dello spazio domestico. L’architettura viene ridefinita come viaggio attraverso sedimento, ambiguità e rivelazione.

Londra, . (en, it)

Fulcrum, AA School

Questo manifesto invoca un ritorno all’architettura come atto sincretico, critico e poetico. Denuncia la corporativizzazione del progetto, l’ossessione per la novità e la cancellazione del significato storico. L’architettura è presentata come viaggio solitario, collisione di frammenti e resurrezione di racconti interrotti. La piccola scala diventa luogo di resistenza, dove immaginazione e memoria prevalgono su branding e spettacolo. Il testo promuove spazi che trascendano la funzione, incarnino il tempo e restituiscano alla costruzione la sua dimensione letteraria ed emotiva.

Londra, . (en, it)

Radio3 Suite, RAI Radio3

Registrata all’interno della Casa della polvere a Roma, questa intervista esplora la natura teatrale e concettuale dello spazio, dove gli elementi architettonici evocano ambiguità e tensione narrativa. La conversazione approfondisce la strategia sovversiva di pubblicare progetti fittizi per sfidare le convenzioni dei media architettonici, offuscando il confine tra opera costruita e forma immaginata. L’architettura è presentata come resistenza poetica, dove la verità emerge attraverso la finzione artistica e l’autonomia radicale.

Roma, . (en, it)

Presentazione della Casa della polvere

Composto per la presentazione della Casa della polvere, questo poema riflette sulla polvere come materia e metafora – evocando memoria, morte e le origini dell’architettura. In opposizione alle superfici sterilizzate della modernità, la polvere diventa simbolo di sedimento, tattilità e transitorietà. Il poema è stato recitato da Paula O’Brien in un’interpretazione sonora che unisce la sua voce a una composizione elettronica originale, concepita e prodotta appositamente per quest’opera. La performance audio trasforma il testo in un rituale di atmosfera e risonanza.

Roma, . (en, it)

Opere

Questa intervista stratificata si sviluppa come dialogo filosofico sull’identità, la percezione e la natura dell’immaginazione architettonica. Attraverso metafore di specchi, sogni e render, la conversazione esplora l’ambiguità tra verità e finzione, autorialità e molteplicità. Riferimenti a Piranesi, Cocteau, Pessoa e Borges incorniciano una riflessione sull’architettura come resistenza poetica, dove il progettista diventa insieme osservatore e virus – agendo dall’interno del linguaggio per plasmare realtà mutevoli.

Firenze, . (en, it)

build Das Architekten-Magazin

Questa intervista esplora le dimensioni politiche e poetiche dell’architettura, dalla sperimentazione su piccola scala alla critica della pianificazione urbana e dello spettacolo consumistico. La conversazione tocca temi come eleganza versus lusso, dissoluzione dell’autorialità e i pericoli dell’imperialismo architettonico. Attraverso riflessioni su critica, partecipazione e media, l’architettura emerge come atto fragile di resistenza – che deve dissolversi nel significato collettivo per restare democratica e viva.

Wuppertal, . (en, it)

Pieces’n’melodies

Questa intervista ripercorre le origini di una sensibilità progettuale plasmata dalla cultura mediterranea, dalle immagini cinematografiche e dalla riflessione storica. Esplora l’architettura come arte narrativa, radicata in tecniche tradizionali e resistente alle mode effimere. La conversazione tocca l’influenza della musica e del cinema, il rifiuto dell’arte contemporanea come merce e l’aspirazione a creare spazi senza tempo. Istanbul emerge come fonte d’ispirazione, dove forme bizantine e ottomane alimentano un linguaggio architettonico poetico.

Istanbul, . (en, it)

Blueprint

Questa riflessione esplora la forza visionaria dell’architettura di James Stirling, pubblicata all’interno di un servizio con otto architetti internazionali. Dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Leicester alla Neue Staatsgalerie di Stoccarda, il testo considera l’oscillazione di Stirling tra vocabolario modernista e riferimenti storici. Tracciando parallelismi con Melnikov e BBPR, propone l’opera di Stirling come meta-storica – capace di comunicare attraverso il tempo. L’architettura è presentata come narrazione interrotta, dove sintesi e rottura coesistono in un dialogo con la memoria e la forma.

Londra, . (en, it)

BA Interior and Spatial Design, Chelsea College of Arts and Design

Questa conferenza ripercorre l’evoluzione di una pratica progettuale plasmata da videogiochi, grafica computerizzata e architettura storica. Dagli esperimenti iniziali con il raytracing in Lascia che ci sia più luce alla radiosità della Casa ellisse 1501, l’intervento esplora come le tecniche di simulazione luminosa influenzino l’immaginazione architettonica. Emergono temi di occultamento, dualità e sorpresa come alternative alla trasparenza del minimalismo moderno. L’architettura viene ridefinita come esperienza labirintica – dove l’oscurità rivela la luce e il rendering diventa strumento di speculazione poetica più che illusione persuasiva.

Londra, . (en, it)

Slurp

Questa intervista esplora l’architettura come processo poetico e musicale, modellato dalla memoria, dal ritmo e dalla risonanza emotiva. I temi includono il rifiuto della codificazione stilistica, il ruolo della luce e del silenzio, e l’influenza della musica e del cinema sulla composizione spaziale. La conversazione tocca la contaminazione storica, la molteplicità dei futuri e il paradosso dell’architettura come potere e bellezza. Ogni progetto è visto come un ritratto, un frammento d’identità e un atto condiviso d’immaginazione.

Milano, . (en, it)

build Das Architekten-Magazin

Questa intervista esplora l’architettura come atto narrativo e critico, modellato dalla memoria, dalla luce e dalla stratificazione storica. I temi includono il rifiuto del lusso, il ruolo della radiosità nella progettazione spaziale e la tensione tra forma razionale e identità espressiva. La conversazione tocca l’influenza della musica e del cinema, la natura archetipica dell’abitare e l’idea che la bellezza risieda negli spazi che trascendono la loro funzione originaria. L’architettura è presentata come ricerca senza tempo, radicata nei valori anziché nelle mode.

Wuppertal, . (en, it)

Tasarim

Questo saggio esplora l’architettura come medium di luce e immaginazione, dove il riverbero diventa misura della profondità spaziale. Tracciando parallelismi con la musica, il testo riflette sull’opacità, il nascondimento e il potere evocativo dei luoghi remoti. Attraverso riferimenti ai dipinti di John Soane e alle rovine di Villa Adriana, l’articolo critica la trasparenza dell’architettura moderna, proponendo invece una poetica della sedimentazione, del suggerimento e del decadimento luminoso. L’architettura è presentata non come oggetto, ma come strumento – dove la luce agisce e la memoria risuona.

Istanbul, . (en, it, tr)

Design Today

Questo saggio esplora Roma come narrazione frammentata e la Villa di Adriano come sua eco in miniatura. Ispirandosi a Collage City di Colin Rowe e a Voyage d’Orient di Le Corbusier, l’articolo riflette sull’architettura come memoria stratificata – dove percezione, alterazione e distorsione modellano il significato. Roma non è descritta come città di segni, ma come labirinto di passioni e tradimenti, scritto e riscritto sulla pietra. In contrasto con lo spettacolo illusorio di Las Vegas, la città storica diventa contenitore di verità, manipolazione e bellezza – un romanzo infinito di tempo e trasformazione.

Nuova Delhi, . (en, it)

The Outlook Magazine

Questa intervista ruota attorno alla Casa delle convessità, una residenza nei pressi di Barcellona ispirata al ritmo mediterraneo e alla danza flamenca. La conversazione esplora la fluidità della funzione architettonica, il gioco poetico tra luce e forma, e il rifiuto della domesticità convenzionale. L’architettura è presentata come esperienza meditativa, dove i fenomeni naturali plasmano la vita quotidiana e gli spazi evolvono oltre il loro scopo originario. La casa diventa un contenitore di ritmo, memoria e trasformazione.

Canton, . (en, it, zh)

B1 Magazine

Questa intervista esplora le dimensioni emotive e poetiche dell’architettura, dove luce solare, storia e musica modellano spazi contemplativi. La conversazione tocca il rifiuto delle mode, l’importanza della memoria e il ruolo dell’amore come forza generativa. L’architettura è presentata come atto personale ed espressivo, nato da frammenti di esperienza e pensato per chi cerca risonanza con la natura e il tempo. La casa diventa un contenitore di riverbero – di luce, suono e significato.

Bangkok, . (en, it, th)

Il Sole 24 Ore Casa

Questa breve intervista racconta il momento in cui una fascinazione adolescenziale per le torri ha acceso una vocazione architettonica. Un incontro fortuito con una piccola struttura elettrica nella campagna siciliana ha portato a un’estate immersa nei dizionari di architettura, accendendo il desiderio di abitare una solitudine elevata. La torre diventa metafora di immaginazione, introspezione e inizio di un viaggio personale attraverso lo spazio e la forma.

Milano, . (en, it)

Blueprint

Questo articolo offre una riflessione critica sullo stato dell’architettura italiana, tracciandone gli intrecci storici e le contraddizioni culturali. Dalla persistenza delle influenze orientali alla crisi del modernismo, il testo critica la collusione tra accademia e politica, l’erosione della coscienza critica e la mercificazione dell’immaginario architettonico. L’architettura viene ridefinita come opera spaziale – da vivere attraverso il viaggio, non attraverso icone – e chiamata a resistere all’effimero fotogenico del design mediatico. Un appello alla complessità, alla memoria e alla riscoperta della temporalità nell’ambiente costruito.

Londra, . (en, it)

Ulisse, Alitalia

Questo saggio di viaggio racconta un percorso lungo il Nilo, riflettendo sulla storia stratificata dell’Egitto e sull’immaginario occidentale. Dall’iconografia romantica dell’antico Egitto alla realtà vissuta delle sue rive rurali, il testo esplora temi di memoria, mito e manipolazione storica. Le tombe diventano libri scolpiti nella pietra, dove architettura e scrittura si fondono in una sintesi di tempo e credenza. Il culto di Osiride, la politica della cancellazione e il sedimento della vita quotidiana rivelano una civiltà ossessionata dall’eternità – e il paradosso della sua presenza svanita.

Roma, . (en, it)