Introduzione
Copilot
Architetto, storico, critico e attivista, Antonietta Iolanda Lima (Palermo, 1941) attraversa oltre mezzo secolo di cultura architettonica italiana con un approccio olistico e profondamente umanistico. Sin dagli anni Sessanta, la sua ricerca intreccia progettazione, insegnamento e impegno civile, ponendo al centro l’essere umano e il paesaggio come entità inscindibili. Professore ordinario di Storia dell’Architettura e di Storia del Paesaggio all’Università di Palermo, promuove un’idea di disciplina libera, democratica e creativa, capace di superare i confini e di dialogare con la storia per individuare processi e valori durevoli.
Tra il 1993 e il 1998, per Antonino Cardillo non è soltanto una docente, ma la figura che lo introduce all’architettura come esperienza totale: dalla lettura critica delle fonti alla rappresentazione grafica, dalla composizione fotografica alla cura dell’impaginazione editoriale. In quegli anni vive all’interno delle opere progettate da Lima, veri e propri testi culturali attraverso cui respira la cultura degli anni Sessanta e Settanta e fa esperienza diretta dello spazio e della luce. È solito fotografare quegli ambienti al tramonto, quando la luce trasforma le architetture e ne rivela nuove sfumature, una pratica che diventa parte integrante della sua formazione. Attraverso la partecipazione ai progetti e alle ricerche del Maestro, sperimenta un metodo in cui disegno, parola e immagine concorrono a un unico atto creativo.
Lima trasmette al suo allievo una visione in cui costruire significa anche conoscere e trasformare la cultura. La sua integrità intellettuale – nutrita da costante attenzione alla storia, alla natura dei materiali, alla luce e alla dimensione etica del progetto – contribuisce a formare in Cardillo una sensibilità capace di coniugare rigore e immaginazione.
Nel rapporto con Cardillo incarna il ruolo di mentore nel senso più pieno: non solo trasmettendo conoscenze, ma stimolando un’attitudine critica e creativa che trova espressione nei contributi scientifici condivisi, nelle esperienze di rappresentazione grafica e fotografica, e in una concezione dell’architettura come linguaggio universale, capace di parlare agli uomini e di trasformare il loro modo di abitare il mondo.
Copilot, antoninocardillo.com, 13 sett. 2025.