Progetto
Antonino Cardillo
Questa casa costruita al limitare dell’abitato di Castiglione delle Stiviere, su di un pendio di una collina morenica a meridione del Garda, è ispirata alla visione del lago annebbiato. La sua facciata appare in forma di miniatura di palazzo, una simmetria d’aperture elongate, nicchia arcuata d’ingresso e tetto a capanna. Mutuata dall’abitare premoderno della Pianura, essa presiede il lato del fabbricato che volge al tramonto. Secondo Hegel, la conoscenza è un discernimento di grigi.[1] E questo progetto d’architettura è un girare attorno ad una verità. L’Anima di questa casa, dunque, si dispone all’ascolto di quanto ancora non detto. Al suo interno, una sala che misura 10,1x4,36x5,23 metri, riunisce echi distanti, estendendo la geografia di un luogo in tempi in apparenza lontani: i salotti rettangoli cuspidati di Marrakech, le ‘specchiature’ tra le Finestre di Venezia e gli hammam marmorei d’Istanbul attraversati da acque nascoste. Il salone della casa dei grigi è quindi una costellazione mutevole d’immaginari. Le sue forme-idee abitano uno spazio diafano. Gradienti tonali legano e distinguono al pari, conferendo quel carattere psicologico del leitmotiv wagneriano che intesse sottotesti. Così, attraverso la facoltà acquisita di una conversazione, la virtù del grigio ricostruisce un’architettura di cromatismi.
Nota
- ^ Georg Wilhelm Friedrich Hegel, Grundlinien der Philosophie des Rechts, Berlino, 1820; tr. it. Giuliano Marini, Lineamenti di Filosofia del Diritto, Laterza, Bari, 1987, p. 17.
Citazione
Georg Wilhelm Friedrich Hegel, 1820
Quando la filosofia dipinge il suo grigio su grigio, allora una figura della vita è invecchiata; e con grigio su grigio essa non si lascia ringiovanire, ma soltanto conoscere; la Nottola di Minerva inizia il suo volo soltanto sul far del crepuscolo.