Cardillo

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Marina di Trapani

2002–1994


Elenco di progetti dell’architetto Antonino Cardillo di grande dimensione per il porto della città di Trapani








Introduzione


Trapani. Durante il XII secolo, dopo la dominazione araba, il cui solo contributo architettonico pervenutoci resta il mosaico urbano del Quartiere Casalicchio, fuori dalle mura della città, le tante piccole isole che costellavano il paesaggio in bilico tra il cielo ed il mare occidentale stavano per essere insediate dalle case dei consolati e dei crociati. Questo singolare paesaggio umano lo possiamo ricostruire solo attraverso l’immaginazione. Ad oggi non esistono descrizioni, né tanto meno immagini. Tuttavia alcuni residui persistono nella città attuale: c’è un luogo costruito da lingue di terra estese sull’acqua, una sorta di ponti, un pò naturali, un pò artificiali: danno accesso alle costruzioni del Lazzaretto, del Villino Nasi, della Torre di Ligny, a cui fa eco, un po’ più in la, una striscia rocciosa marcata nella sua estremità orientale da quella strana costruzione, vera e propria miniera temporale di spazi e di segni, che gli abitanti della città chiamano ancora Colombaia, oscura risonanza del mito locale della venere ericina e delle sue bianche colombe.


Testo pubblicato per la prima volta in Un’architettura sulla marina di Trapani: Let There Be More Light / Aquarium (pdf), tesi, Università di Palermo, marzo 2002, p. 5.






Opere

2002–1994


Let There Be More Light

Lascia Che Ci Sia Più Luce

Trapani, 25 marzo 2002


Acquario e scuola sul Viale Regina Elena



Echoes

Echi

Trapani, 25 dicembre 2001


Osteria, negozi e sala da ballo sul Viale Regina Elena



Canto Sospeso

Canto Sospeso

Trapani, 10 dicembre 2001


Albergo ed uffici sul Viale Regina Elena




Exascape

Exascape

Trapani, 1 dicembre 1994


Condominio con duplex esagonali sul Viale Regina Elena